16 Jun
16Jun

VANLIFE

Abbiamo scoperto la vanlife quasi per caso e ci siamo approcciati ad essa lentamente, in modo graduale. Certo è che il primo incontro fu così travolgente che ne rimanemmo talmente sedotti e da non riuscire più a rinunciarvi negli anni a venire. Insomma la vanlife ci aveva conquistato fin dal primo viaggio.
Io e mio marito Pietro, pur avendo viaggiato molto nel corso della nostra vita un po’ in tutta Europa, dalle Americhe al Giappone al Nord Africa e in diverse modalità, auto, aereo, nave, mai, prima del 2018, avevamo sperimentato e preso in considerazione delle vacanze in modalità camper/campeggio. Anzi nutrivamo, nei confronti di questi ambienti, una certa avversione ravvisandone costi ingiustificatamente elevati in cambio di una vita che come nell’immaginario comune al tempo consideravamo scomoda. Dunque il nostro primo approccio ad un camper e più precisamente ad un van fu nel 2018 quando in una magica serata di gennaio, il giorno dell'Epifania, davanti ad un falò, un bicchiere di vin brulè e di una fetta di pinza, alcuni amici lanciarono l'idea di un viaggio con un grande camper verso una meta straordinaria: Nordkapp. Fin da subito l'idea mi aveva rapita e mi intrigava molto non tanto per il mezzo del viaggio quanto per la meta. Già mi immaginavo in viaggio con gli amici a bordo di un camper verso quella meta così remota…si può proprio dire in capo al mondo. Purtroppo il sogno si rivelò presto una bolla di sapone e con questi amici non se ne fece niente; chi per un motivo chi per un altro si defilò dal progetto. Io e Pietro invece no, oramai ci vedevamo a destinazione ed eravamo determinati a realizzare il progetto anche da soli. Il grande scoglio per Pietro era rappresentato dalla guida di un camper giacché, in vita sua, non aveva mai guidato mezzi di grandi dimensioni,  aveva guidato per lo più in Italia e solo per tragitti non troppo lunghi. Perciò  non si sentiva all’altezza di guidare un mezzo più ingombrante. Dopo la mia opera di convincimento eravamo pronti anche a questo e non fu difficile procurarsi un camper a noleggio di dimensioni contenute (van).  ln fase organizzativa del viaggio ci scontrammo però con l'amara realtà che un viaggio verso Nordkapp e ritorno, non rientrava nei tempi di ferie a nostra disposizione, di circa due settimane o poco più. Ormai però l'idea di intraprendere un viaggio in camper non ci mollava e ci impegnammo subito alla ricerca di un'altra meta altrettanto entusiasmante ma più consona alle nostre disponibilità di tempo. La scelta cadde sulla meravigliosa Scozia e fu così che di lì a qualche mese partimmo per questa avventura che si rivelò, fino a quel momento, la più bella vacanza della nostra vita.  Non fu nemmeno meno complessa del viaggio a Nordkapp se consideriamo la guida a sinistra per la prima volta, nonchè la necessità di utilizzare il traghetto per trasferirci guidaan Bretagna.

Dopo un solo viaggio, questa nuova modalità di concepire la vacanza, ci aveva completamente conquistato, la vita in uno spazio ristretto non ci stava affatto stretta, anzi ci aveva uniti, se possibile ancora di più, nell'affrontare le piccole o grandi difficoltà che si possono presentare quotidianamente nella vanlife con una complicità che non avevamo mai sperimentato prima. La monotonia di una vita sempre uguale, giorno dopo giorno che ormai alla bella età  di 50 anni, con i suoi ritmi sempre uguali, era stata momentaneamente  spazzata via.   Giorno dopo giorno ci ritrovavamo a vivere momenti irripetibili, in spensieratezza, concentrati solo ad occuparci delle piccole e grandi necessità che si possono presentare nella vita di un camperista, assaporando momenti di completa solitudine e silenzio lontano dal caos quotidiano in mezzo alla natura, visitando luoghi meravigliosi e prima di quel momento a noi sconosciuti, conoscendo nuove culture e popolazioni, e assaporando pietanze caratteristiche del luogo, in locali semplici , ammirando la natura rigogliosa che ci circondava così  incontaminata e così  diversa da quella dei luoghi a cui ci eravamo assuefatti per 50 anni, incontrando persone straordinarie  scoprendo luoghi e  persone accoglienti, e sforzandoci di parlare in una lingua straniera.  Insomma ogni piccolo particolare di questa nuova vita ci stava piacendo e avremmo voluto che il tempo si fermasse in quei luoghi per sempre.
Dopo l'esito così  elettrizzante e positivo di questa prima vacanza in camper nei mesi successivi e per ben sette anni, in seguito, abbiamo continuato ad organizzare altri viaggi verso altre mete in Europa che ancora non avevamo visitato sempre con mezzi a noleggio. A maggio dell'anno successivo in particolare riuscimmo a realizzare il nostro sogno raggiungendo Nordkapp, e poi in seguito altre mete come la Bretagna, la  Camargue, l'Ungheria, la Francia, Austria, Svizzera, diverse località  in Italia e altre ancora in Europa ma queste sono altre storie che racconterò più in dettaglio  nella sezione viaggi.

Il nostro iniziale progetto sarebbe stato di raggiungere l'età  pensionabile, più  o meno in cinque/sei anni, e poi, più liberi da impegni lavorativi ed economici, acquistare un ccampercon tutti quei requisiti che, attraverso il noleggio, stavamo testando nei vari modelli di camper che desideravamo avere sul nostro. Nel frattempo però la nostra impazienza cresceva e viaggio dopo viaggio, l'attesa ci sembrava un tempo infinito. Fu così  che iniziammo a guardarci intorno per cercare senza fretta un mezzo che corrispondesse alle nostre esigenze. La nostra idea  era di acquistare un mezzo nuovo ma purtroppo quelli con le caratteristiche che interessavano a noi (mezzo di piccole dimensioni tipo van, con dinette discretamente ampia e vivibile anche con letto basculante abbassato), avevano prezzi improponibili e l'usato l'avevamo scartato per il pericolo di incorrere in qualche inganno. Eravamo molto delusi e sfiduciati finché  un giorno ci capitò casualmente di visionare proprio un mezzo usato. I miei occhi si illuminarono perché il mezzo presentava molte delle caratteristiche che cercavamo, sembrava in uno stato eccellente, con pochissimi km percorsi ed, essendo usato, il prezzo era dimezzato rispetto al nuovo. Si sarebbero resi necessari solo alcuni aggiustamenti relativamente all'autonomia energetica e al colore della tappezzeria e del pavimento ed il mezzo era quello che avevamo sognato. Non volevamo farcelo sfuggire così  lo bloccammo e dopo i dovuti controlli  e aggiustamenti, il mezzo è entrato a far parte della nostra famiglia con il nome di VANillina. 

 

 

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